I testi antichi che trattano dell’ Hatha Yoga, come tutti i testi orientali e occidentali contengono una proposta identica: in mille modi differenti ci inducono a comprendere che affinché la vita sia la Vita , dobbiamo anzitutto abbandonare qualcosa in noi. Dobbiamo imparare ad essere. Ma queste non sono che parole , bisogna avere la capacità di vivere la ” cosa ” . Quando questa capacità esiste, tutto diviene come per incanto, comprensibile ed evidente.
Patanjali dice che quando il mentale , traverso la pratica di Asana e Pranayama, non si disperde più , anche l’attività dei sensi non si disperde più. I sensi funzionano, sono molto sensibili, ma non ci disturbano.
Il mentale e i sensi evolvono insieme ed è grazie a ciò che il mondo ai nostri occhi si trasforma, poiché il mondo è tale e quale lo percepiamo. In questa condizione, si compie e si attua la più grande intuizione dell’ uomo : ESSERE.
(Gérad Blitz)